Prof.i Avagnina

STORIA DELLA PODOIATRIA ITALIANA

Dopo aver girato per vent’anni in giro a congressi, corsi, meeting internazionali negli Stati Uniti, in Europa in Inghilterra, in particolare in Spagna, partecipato a congressi mondiali di Podoiatra. Mi sono reso conto che la podologia italiana era ancora molto, ma molto lontana dagli standard internazionali e, nonostante le numerose proposte di legge presentate l’Italia era sempre totalmente sorda all’istituzione di questa figura riconosciuta a livello internazionale e mondiale.

Nel momento in cui, mia figlia Camilla ha voluto seguire le mie orme professionali, mi sono adoperato affinché potesse avere una preparazione all’altezza degli standard internazionali che avevo visto nel mondo, e non quelli italiani. Per cui sono andato in Spagna, il paese più vicino, perché il problema del percorso americano è il riconoscimento degli studi.

Quindi abbiamo valutato un percorso europeo, affinché il titolo avesse valore, i paesi che potevano offrirci questa opportunità erano: Inghilterra, Spagna, Portogallo e Irlanda. Abbiamo scelto la Spagna, dove il Podologo, anche se non ancora chiamato Podoiatra, aveva un percorso di laurea quinquennale, che era professionalizzante, che permetteva di poter fare immediatamente medicina e chirurgia in quel settore del corpo. Con l’iscrizione di mia figlia, ho cercato un’università capace di trasformare per chi volesse fare un upgrade della Laurea italiana che era solo triennale, dopo averla trovata. Dal 2014 ho istituito un corso di Laurea, in cui i giovani italiani che avessero conseguito la Laurea in podologia italiana, potessero fare il quarto e quinto anno sotto forma di Master, per poter essere all’altezza dei livelli internazionali di podoiatria, sono stato osteggiato da tutto il mondo, finché questo è stato riconosciuto come unico percorso attuale, finché lo stato italiano non si degnerà di istituire anche in Italia un corso di laurea di questo tipo. Come sto cercando di fare e mi auguro avvenga.